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[Parlami di tER] Le piazze a Bologna

di /// Settembre 15, 2021
Tempo stimato di lettura: 2 minuti

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Parlami di tER è una serie di racconti dall’Emilia-Romagna. Sono sguardi d’autore gettati sulla regione da donne e uomini che son nati, vivono o semplicemente si sono innamorati di questa singolare, bellissima, terra con l’anima.
Se anche tu vuoi raccontare l’Emilia-Romagna che si vede dalla tua finestra sei benvenuto. Basta una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento qui sotto!


Penso a Bologna, la città che mi ha accolto per sette anni, la città che ho amato e che amo tutt’ora, che mi ha dato la possibilità di studiare, di conoscere amici veri e amici di passaggio. Una piccola città dove è facile incontrare sempre le stesse persone, e una città grande per una che, come me, ha passato metà della sua vita in un paese della Sardegna di neanche tremila abitanti. Ma Bologna è anche la città che a volte ho odiato.

Eh sì, purtroppo è capitato anche questo! Si dice che noi sardi siamo nostalgici e che quando siamo fuori sentiamo la mancanza della nostra terra troppo spesso. Non so se ciò effettivamente vale per tutti. Per me sì.

In questi sette anni di vita a Bologna, l’isola mi è mancata tantissimo, mi mancavano il mare, l’aria pulita e il sole, insomma tutto ciò che nella città non c’è e c’è in misura minore.

Da questo punto di vista il paragone non regge, certo. Eppure quando penso a Bologna, penso a una città vitale, dinamica e non posso fare a meno di amare le sue piazze.

Ecco, le piazze. Sono loro che mi mancano più di ogni altra cosa quando mi trovo sull’isola. Piazza Santo Stefano, Piazza Verdi, Piazza San Domenico, Piazza Maggiore e, poi la mia preferita, Piazza San Francesco.

Quando a Bologna inizia la primavera non c’è cosa più bella che viversi appieno le piazze della città. L’atmosfera che si respira è vivace, allegra, multiculturale e multisfacettata. È possibile incontrare persone di ogni tipo: dallo studente italiano al gruppo di spagnoli con i loro ‘bottillon’, dal venditore di rose all’umarrel che parla di politica in dialetto, dall’artista di strada  ai ‘personaggi famosi’ di Bologna, da chi se ne sta da solo con il suo libro o con il suo pc in cerca di connessione a chi si ritrova con gli amici a bere una birra, dai genitori con i propri figli a chi è lì semplicemente per stare con gli altri, vedere un po’ gente e stare all’aria aperta.

Ogni giorno puoi fare nuove conoscenze, farti una chiacchierata  con chi vive o ha vissuto una vita completamente diversa dalla tua, puoi incontrare amici che non vedevi da tanti anni e trascorrere così le serate, in modo sempre diverso, perché non sai mai cosa ha in serbo per te la piazza.

Da questo punto di vista non c’è nessun luogo che può essere paragonato alle piazze bolognesi e soprattutto a quella di San Francesco, che prende il nome dalla imponente Chiesa stile gotico misto  romanico, nei pressi di via del Pratello. Semplice, unica, elegante e stupenda.


Giulia Madau, laureata in Scienze della comunicazione pubblica e sociale, è blogger su TagBoLabTagSardegna.

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