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Busseto, non solo Verdi

di /// Agosto 31, 2021
Tempo stimato di lettura: 8 minuti

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Il maestro Verdi e le gioie del palato: questa la perfetta sintesi di Busseto, borgo Bandiera Arancione nel cuore delle Terre Verdiane.

Assaggerete i prodotti enogastronomici, magari proprio nell’antica Salsamenteria frequentata dal Maestro, e vi ritroverete senza accorgervene a fischiettare uno dei suoi ritornelli operistici più famosi.

Una gustosa full immersion per conoscere l’uomo al di là della musica, con il suo carattere e le sue passioni, da gustare con tutti i 5 sensi, scegliete voi da quale sezione iniziare.

Il borgo di Busseto, non lontano dal Grande Fiume e dalla Via Emilia, si presenta con il tipico assetto delle cittadine padane, con le lunghe vie fiancheggiate dai portici e da bassi palazzetti. Arrivati in zona vi renderete conto ben presto che qui tutto parla di opera, musica e del Maestro, il quale nacque in una piccola frazione di Busseto, Roncole Verdi, il 10 ottobre del 1813. La sua era una modesta abitazione di campagna ottocentesca, il cui piano terra al tempo era adibito ad osteria, fonte di sostentamento familiare.
In questo territorio scoprirete un Verdi molto legato alla sua terra, tanto da annunciare solennemente nel 1863 “Sono stato, sono e sarò sempre un paesano delle Roncole”. Ma anche un Verdi agricoltore appassionato e grande amante del vino.
Un Verdi dal carattere forte, che contribuì cospicuamente (10.000 lire dell’epoca) alla costruzione del Teatro a lui dedicato, dove però non mise mai piede, ritenendolo troppo costoso e inutile.
Protagonista del Risorgimento, con il conterraneo Giovannino Guareschi, che a Roncole Verdi si trasferì e oggi è seppellito, ha almeno due cose in comune: l’amore per la terra e le cose buone e l’animo ironico e poetico al tempo stesso, tipico dei figli del “paese del melodramma”.

Utile strumento per la visita la Tourist Card, tessera gratuita che vi permetterà l’accesso ridotto a tutti i luoghi verdiani e agevolazioni presso strutture ricettive, ristoranti e acquisti nei negozi aderenti.
Per catapultarvi nell’atmosfera che respirava il celebre compositore, non c’è niente di meglio che assaporare i piatti che gli furono più cari, tutti a base di prodotti del territorio, riuscendo persino ad assaggiarli nell’antica Salsamenteria dove egli stesso li gustava.
Per coloro che fossero interessati anche all’ambito naturalistico, da non sottovalutare la vicinanza al Po, da sempre luogo di scambi commerciali e culturali ma anche di affinità e passioni con la vicina Cremona.
Ai camperisti, infine, segnaliamo che nel territorio comunali ci sono ben 4 aree sosta attrezzate.

Cenni storici

Risalgono ai primi anni del XII secolo le fonti che citano Buxetum. Due le ipotesi etimologiche: alcuni sostengono che derivi da buxus, cioè bosso, altri invece da busetum, ossia recinto per i buoi.
Di certo è che il borgo per oltre 200 anni, diventa la piccola capitale dello Stato Pallavicino, nobile famiglia imparentata con la dinastia degli Sforza.

Cosa vedere

La piazza principale intitolata al Maestro tipicamente quattrocentesca, da dove da oltre 100 anni gli è stata dedicata anche un monumento che risale alle celebrazioni per il primo centenario della nascita del “cigno di Busseto”.

Da allora Verdi, seduto su uno scranno, continua a partecipare alla vita cittadina.

Il teatro a lui dedicato, situato nella rocca duecentesca è una tappa d’obbligo per un tour verdiano che si rispetti.

La Collegiata di San Bartolomeo, ampliata su una chiesa precedente, in stile rococò, ad eccezione del presbiterio riportato allo stile gotico lombardo originario.
Il Museo Casa Barezzi, luogo della prima formazione ed esibizione del giovane musicista e che vide sbocciare l’amore con la sua prima moglie. Tanti i ricordi e cimeli, tra cui lettere autografe, ritratti e mobilio originale.
La Villa Pallavicino, non lontana dal centro storico, che ospita il Museo nazionale Giuseppe Verdi (museo multimediale) e nelle cui scuderie è stato allestito il Museo Renata Tebaldi.
A Roncole Verdi, frazione del borgo, la Casa natale, oggi museo multimediale sulla sua infanzia e la chiesa di S. Michele dove il bambino Verdi suonò le prime note con l’organo.
Non lontano dai luoghi in cui Verdi mosse i suoi primi passi, sorge la Casa Archivio Giovannino Guareschi, consigliato non solo agli appassionati dell’autore ma anche a coloro che sono interessati ad approfondire la storia politica, sociale e culturale dell’Italia del secondo Dopoguerra.

Cosa fare

Scoprire il territorio in bicicletta sulle tracce di Verdi, del Mondo Piccolo, dei castelli e in navigazione sul Po.
Visitare i Musei del Cibo e i Castelli del Ducato.
Visitare i luoghi verdiani comprendendo anche la tappa piacentina di Villanova D’Arda, per poi gustare un pasto DOP tutto made in Emilia.

Quando andare

Le quattro domeniche di Carnevale il Gran Carnevale di Busseto, per festeggiare il periodo più divertente dell’anno nel paese del Maestro ammirando i grandi carri in cartapesta. Ai camperisti segnaliamo il raduno e programmi ad hoc.
Nel mese di Ottobre il Festival Verdi: ogni anno almeno un’opera del celebre festival operistico si svolge nel teatro bussetano.
A Novembre il November Porc, la staffetta più golosa d’Italia dedicata al maiale e ai migliori prodotti del territorio e il Busseto Festival Guareschi.

emilia romagna borghi - busseto Gran Carnevale Storico di Busseto 4

Gran Carnevale di Busseto

Enogastronomia

Nella bassa parmense, cuore della Food Valley emiliana, c’è solo l’imbarazzo della scelta visti i tanti prodotti da sempre legati alla tradizione e di altissima qualità.
Questo il nostro consiglio per menù sfizioso senza tempo a km 0: antipasto di salumi tipici tra cui non può mancare, il Culatello di Zibello DOP, la Spalla cotta di San Secondo e lo Strolghino il principe dei salami, accompagnato da il Re dei formaggi Parmigiano Reggiano e la sfiziosa torta fritta (qui la ricetta per replicarla a casa), bis di primi con tortelli alle erbette e anolini e come dolce la Spongata. Il tutto annaffiato con un buon vino Fortana. Qui tutte le ricette della tradizione.

Personaggi

Giuseppe Verdi, ovviamente.
Giovannino Guareschi, autore del Mondo piccolo di Don Camillo e Peppone, nato a Fontanelle di Roccabianca, non lontano da Busseto. Il borgo è una tappa del percorso turistico a lui dedicato.

Come raggiungere Busseto

da Bologna: A1 fino al casello di Fidenza, poi SP 588R in direzione di Busseto – 126 km
da Milano: A1 fino al casello di Fidenza, poi SP 588R in direzione di Busseto – 104 km
da Genova: A15 direzione Milano, poi A1 fino al casello di Fidenza e poi SP 588R in direzione di Busseto – 185 km
da Cremona: SP10 in direzione Castelvetro Piacentino, poi SP 588R in direzione di Busseto – 33 km
da Mantova: SP343R in direzione Colorno, SP9 in direzione Torrile, poi SP10 in direzione San Secondo P.se e SP50 in direzione Busseto – 80 km

La rubrica [Emilia Romagna Borghi] è realizzata basandosi sui Borghi che fanno parte delle Associazioni Borghi più belli d’Italia, Bandiere Arancioni & Borghi autentici d’Italia.

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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