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5 cose da sapere sulla ceramica faentina

di /// Marzo 4, 2024
Tempo stimato di lettura: 6 minuti

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Emilia Romagna terra di motori, enogastronomia, musica e di … ceramica.
Dal triangolo emiliano di Fiorano Modenese, Maranello e Sassuolo, cuore industriale della produzione della piastrella in mostra ogni anno al Cersaie, all’Ars Canusina del reggiano e alla ceramica graffita ferrarese.

C’è una città, però, che solo al pronunciarne il nome fa correre il pensiero alla ceramica: Faenza.
Oggi ti proponiamo 5 cose da sapere per conoscere meglio la ceramica faentina:

Storia - ceramica faentina

La ceramica a Faenza ha radici lontane: le prime fabbriche nacquero già nel I secolo A.C. favorite dalle caratteristiche delle argille reperibili nel vicino fiume Lamone. A renderla famosa è il Rinascimento, periodo in cui la produzione ceramista inizia ad essere esportata in molti Paesi europei. Una storia ceramista che arriva ai nostri giorni tra artigianato e industria.
A testimonianza che la maiolica è nel DNA di Faenza le decorazioni ceramiche che decorano ogni portone, balcone o facciata della città.

Lo sai che… il toponimo stesso è diventato sinonimo di ceramica (maiolica) in molte lingue, tra cui il francese (faïance) e l’inglese (faience)?

Esempio di ceramica faentina

Ph. Comune di Faenza


Unesco - ceramica faentina

Quasi a festeggiare i suoi oltre 100 anni dalla sua fondazione il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche nel 2011, ha ottenuto il riconoscimento UNESCO come Monumento testimone di una cultura di pace quale “Espressione dell’arte ceramica nel mondo. Nato per acquisire, conservare e promuovere la produzione di ceramica è ormai il tempio mondiale della ceramica. Sono oltre 13.000 le opere che testimoniano le produzioni ceramiche di ogni epoca e continente, da antichi reperti di area mesopotamica a oggetti contemporanei prodotti perfino da Picasso, Matisse e Chagall.

Lo sai che… con Google Art Project, raccolta on line di immagini in HD di opere d’arte esposte in diversi musei del mondo, oltre agli Uffizi, il Metropolitan Museum of Art e la Tate Gallery puoi visitare virtualmente anche il MIC?

WLM 2015 Faenza MIC Museo Internazionale delle ceramiche ph.frenky65

WLM 2015 ph.frenky65


Botteghe - ceramica faentina

Visitare le botteghe faentine è il miglior modo per scoprire tutto sull’arte della maiolica. Ce ne sono per tutti i gusti, ognuna con il suo stile e le sue caratteristiche, tradizionali, contemporanee o di design, diversissime l’una dall’altra. L’elenco completo delle botteghe presenti in città, molte delle quali dislocate nel centro storico, lo trovate sul sito dell’Ente Ceramica Faenza che tutela la ceramica artistica tradizionale di qualità.
Non ti resta che scegliere la vostra sulla mappa google dedicata.

Lo sai che… potrai sperimentare in prima persona l’arte maiolica, scoprendoti magari doti da torniatore, partecipando ad uno dei tanti corsi/laboratori che si organizzano anche per visitatori e turisti?

Bottega ceramica faentina

Ph. Comune di Faenza


Evento - ceramica faentina

Visto la fama mondiale di città delle ceramiche Faenza organizza un evento internazionale: e come poteva chiamarsi se non Argillà?
Nel primo weekend di settembre, ogni due anni, Faenza si trasforma in un laboratorio a cielo aperto con i maestri ceramisti di tutto il mondo che, accarezzando, plasmando, cuocendo e decorando l’argilla, creano opere d’arte uniche. E poi la “Mondial Tornianti”, gara internazionale fra i campioni mondiali dell’arte del tornio.

Lo sai che… l’evento ha cadenza biennale?
Sul canale You Tube dell’evento i video delle passate edizioni, in attesa delle prossime…

Argillà 2014

Ph. Argillà 2014


Souvenir - ceramica faentina

La duttilità dell’argilla nelle sapienti mani degli artigiani faentini può trasformarsi praticamente in tutto: piatti, tazze, vasi ma anche oggetti di uso comune come lampade o numeri civici. Tutto nasce dalla creatività dei maestri e dalle tecniche che scelgono di usare. Siamo certi quindi che prima di ripartire da Faenza troverai quello che fa per te o i tuoi cari.

Lo sai che… il souvenir più tipico è il “gotto”, bicchiere in maiolica decorato con gli stemmi dei 5 rioni cittadini che ogni giugno si contendono il Palio del Niballo? A gennaio è utilizzato per gustare il “bisò” , il tradizionale vino caldo bollito con aromi e spezie.

Souvenir di ceramica faentina gotti2016

Ph. Comune di Faenza


Noi gli spunti te li abbiamo dati, tocca a te organizzare una prossima visita a Faenza!

Autore

Celestina Paglia

Sangue siculo – abruzzese, nata e cresciuta a Firenze, emiliano romagnola di adozione. Montanara inside da sempre, da poco ha scoperto la sua passione anche per il mare…

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